13.2.06

una mail di davec

Caro Giovanni, a mio parere non è il Gazzettino l'interlocutore piùadeguato ed utile (letto dagli stessi parrucconi che fanno chiudere ilocali e che fanno stroncare le iniziative, insisto, bensì Ca' Farsetti.I nostri amati amministratori si sono definiti (oltre che di sinistra -->segue grassa e nervosa risata!!!) "Sindaco & Co" di "TUTTI i cittadini".Non ci siamo forse anche noi tra questi "cittadini"? Il filosofo-reggitoredi platonica memoria (Parolaio Cacciari) s'è forse impantanato inun'aporia? O forse più semplicemente ha contato ed identificato i suoilettori (per lo più vecchiette e casalinghe: quelli sì, leggono ilGazzettino...)?"Vox Populi Vox Dei" e noi, purtroppo, non siamo nemmeno "populus", masub-populus: sia per numero che per censo (quanti alberghi, ristoranti obotteghe di cianfrusaglie possiedi, o Giovanni?). Last but not least, ilvero problema, la "scena nascosta" dell'incubo veneziano, non è certo ilrumore, visto che tutti i locali della città (compreso il Torino, allafine dei concerti) sparano (a volte fastidiosamente per me stesso qualeavventore) vari suoni, a volte musica, a volumi ben più alti di quelli dalvivo, anche se, nel caso dei live, prodotti da "strumenti non-acustici".Ma quando gli facciamo un corsetto di formazione ai nostri amati e costosiagenti delle "Forse" dell'Ordine?!?. Non sanno codesti "lavoratori" (sololoro, infatti, "fanno il loro lavoro": i musicisti e gli altri cittadini,evidentemente, no!) che esiste (e che ci costa un bel po') l'ARPAV?Sanno che suoni e rumori si misurano (e, volendo, si possono misurare, indB - decibel, per gli ignoranti) e NON su arbitrarie, opinabili,dilettantesche e ridicole classificazioni di strumenti musicali (g.e.[gratia exempli, per gli ignoranti]: differenziare tra "basso acustico" e"basso amplificato"). Se ben ricordo, gli ultimi ad usare nel jazz ilcontrabbasso senza la necessaria, minima, amplificazione furono leorchestrine di Dixieland e New Orleans. Generalmente prima della Guerra.PROPOSTA: perché non mettiamo su l'Orchestra Pedagogica Acustica Veneziana(OPAV), costituita tutta da "strumenti acustici": 20-30 e più tragrancasse, surdus, timpani, rullanti, timbales, bongos, tumbadoras, jembé,pandeiros, tambourines, cowbells, cymbals, trombe, cornette, flicorni,saxes di tutte le estensioni, violini, viole, violoni, violoncelli econtrabbassi, fisarmoniche, bandoneon, accordeon e chi più ne ha più nemetta. La grida manzoniana del Comune non potrà zittirci per suaintrinseca inefficacia ed inefficienza giuridica e tecnica (noi, infatti,suoneremo esclusivamente con “strumenti acustici”).Allora sì, producendo più casino della bomba di Hiroshima finiremo suigiornali, ma non sul Gazzettino, bensì sul Corriere e sul New YorkTimes... E daremo anche (gratis: noi siamo generosi!) una lezione difisica acustica ai nostri beneamati Amministratori.Francamente con poca speranza, Davide Cristante

3 commenti:

Sebastiano ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Sebastiano ha detto...

Contate sui miei bongos da principiante !!!

ah dimenticavo... rigorosamente acustici ;)

Seba dei Funkazzisti!

Anonimo ha detto...

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