27.12.06

Un genio e un parrucchiere sbagliato

PUO' sembrare impossibile che un uomo che ha sbagliato parrucchiere praticamente dagli anni '60, che aveva un daltonico feticista come sarto e un bounty killer come calzolaio possa essere un genio.
Ma James Brown lo è stato. Di sicuro.
(per i cenni biografici rimando al seguente link:http://it.wikipedia.org/wiki/James_Brown).
Il contributo alla musica contemporanea dato dal musicista di Barnwell è tra i piu' importanti in assoluto. Con James Brown il soul cambia faccia ed anima e il sound si rivolge al budello e alla mente.
D'un colpo Brown compie un'operazione semplicissima e rivoluzionaria: annulla ogni traccia di melodia e resetta il tracciato armonico.
I manuali di musica insegnano che accanto a queste due componenti esiste una terza, secondo me la piu' importante; il ritmo.
Praticamente James Brown e la sua band, nelle varie ma non variatissime incarnazioni, punta il centro focale del suo linguaggio sulla pulsazione ritmica, concentrandola sulla batteria. Non è un caso che i suoi batteristi gli siano stati fedeli negli anni. Jabbo Stark e Clyde Stubblefield hanno portato le allucinazioni funk del Padrino del soul a livelli di rarefazione esasperata. Pochissime rullate, da contare sulle dita di una mano, scansione del ritmo funk con scarti e variazioni sincopate ripetute allo sfinimento. Pochi artisti come Brown necessitano del fade out non solo come escamotage per le lacche viniliche ma per evidenziare l'ETERNITA' dell'esecuzione. I brani di Brown potevano durare l'infinito e conservare la stessa identica intensità, come un'emozione che non si esaurisce, come la visione della faccia di Dio.
Con questo espediente e poggiando su un tessuto modale ben piu' magro di qualunque brano jazz non solo per via dell'accordo solitario ma per l'intenzione, le sataniche jam vocali del Padrino ben si innestavano nel tessuto urbano dell'America dei '60, '70 e 80 (Livin'in America...in fondo è un anthem tra i piu' perfetti di quel tempo).
L'orchestra di Brown rivitalizzava e contestualizzava il Jungle Ellingtoniano in accordo con le moderne Ford mustang o Gran Torino, le strade di Harlem fitte di nuove immondizie, la versione black della tenuta hippie, molto piu' erotica e realista di quella bianca.
In effetti c'è solo una parola per definire la musica di Hard Worker: sesso.
Così ne era ricca la sua musica tanto quanto ne era avido il leader, senza scrupoli nè preliminari.
I musicisti della sua band ben intendevano la fulminante filosofia browniana: nelle messe del predicatore Bruno Pee Wee Ellis (dal grasso tenore honk degno di un Lockjaw Davis), Fred Wesley dall'agile e rotondo trombone (forse la figura piu' raffinata della frontline dei fiati), Waymon Reed, ottimo jazzista, che usava la tromba come una Colt. St. Clair Pickley, tenorista hard bopper prestato al funk. E i piu' importanti: Jimmy Nolan, l'inventore della chitarra Clank (senza di lui Nile Rodgers non sarebbe lo stesso), Bernie Odun, uno dei tre-quattro bassisti elettrici piu' grandi di ogni tempo e l'immenso Maceo Parker, prima baritonista, poi tenore e infine altista (prima l'alto lo suonava ElDee Williams), il sassofonista piu' campionato della terra, dal geniale uso della sfibrata pentatonica, che univa il graffio della nuova illuminazione ritmica al suono grasso di Cannonball Adderley. In lui il vecchio Sud viene conservato, calso e zuccheroso, sorridente come un piatto di fagioli rossi col riso.
Tra i tanti capolavori di Brown io amo soprattutto un long playing: sembrerà scontato ma non lo è ma per me il gioiello di famiglia resta il live in Augusta nintitolato "Sex Machine" (Polydor 1970). E' il Brown che preferisco, ormai dimentico della canzone, che inventaria e sistematizza nell'apoteosi del ventre il suo concetto filosofico. E davvero, a rischio di sembrare banale, è proprio la tenebrosa, malefica versione estesa di "Get up i feel like a sex machine" ad essere il vertice assoluto del concerto che, nonostante sia mal registrato e mal montato, riesce a far esplodere le sedie di chi non balla come cariche di dinamite.
Musica senza intellettualismi, con l'intelligenza del pene-rabdomante. Lo strillo acuto del maschio nero che viene e gode per se stesso, l'ansia di vivere, scopare e ripetere all'ossessione la stessa medesima qualità di godimento. Le frasi smozzicate di chi è schiavo del coito e della puzza della pelle sudata della donna che si sta lavorando. Un mordi-e-fuggi che non (si) dà tregua.
Nei ghetti è oro colato la felicità e c'è sempre qualche ladro in agguato.
Riascoltate "Big fun" di Miles Davis, un disco premonitore che all'epoca non venne compreso: è basato non sul sound di James Brown, ma su un brano di James Brown, "Cold sweat".
Nel bene come nel male la faccia della musica nera di oggi è stata definita da Brown e dai suoi complici. Chi pensa che l'abbia impoverita non si è reso conto che J.B,thestaroftheshowhardworkermisterdynamitejaaaaaaaaaaaaaaaaaamesbrown è stato il perfetto reporter del suo tempo, del suo paese, della sua razza.
Infatti a Kinshasa era per Foreman....
PER PROVARE L'EBREZZA GUARDATEVI IL pADRINO IN AZIONE CLICCANDO SUL LINK SOPRA

21.12.06

natale al Torino

__________Andrea Brunello, per gli amici mafiosi Jebho, mi ha iviato gli auguri di Natale assieme al sostanzioso carnet di appuntamenti del locale TORINO@NOTTE per chi resta a Venezia ecco cosa fare nel periodo festivo piu' tedioso dell'anno (non dite che non è così...) http://www.comedy-zone.net/pictures/images/celebs/celeb020.jpg __________________________________________________________ X-Mas2006 TORINO@NOTTEVenezia ____________________________________________________________________ Venerdì 22 BomChilomSOUND Padova Formatosi a Padova nel corso degli ultimi 3 anni, composto da PINE(Djselecta)e AlexB(Mc). In questo ultimo periodo hanno macinato date in tutto il north Italia guadagnando un crescente consenso. Forti della collaborazione con la fareast crew sono diventati il motore del Pedro (CentroSociale) di Padova dove ormai si puo' dire vengono organizzate le piu' importati yard del nordest(Vedi freddye Kruger,X-Mas clash etc.). Dancehall pura !!! *tutti gli artisti intervenuti si esibiranno per la voglia di far musica e non per il denaro.Tanta e' la voglia di musica e l'amicizia che si portano dentro-Jebho-. *Entrata gratuita nessuna maggiorazione dal listino **Inizio spettacoli ore21:30.TORINO@NOTTE a 2 min. da piazzaS.Marco.Dalla stazione dei treni e da piazzaleRoma vaporetto linea 1 oppure 82(ogni10min) direzione S.Marco fermata rialto(tempo percorrenza12min.)-Campo S.Luca S.Marco VENEZIA- Ringraziandovi per l'eventuale diffusione vi porgo gli auguri di BuoneFeste! -AndreaBrunello alias Jebho- responsabile torino@notte www.musicaincampo.com jebho@blably.com ICQ11508783 Skype: jebho72

20.12.06

meraviglioso mr. Marvin

regalo di natale: ho recuperato questo splendido video che vede il grandissimo Marvin Gaye jr. cantare la sua più bella canzone, "What's goin' on". Un mix di eleganza e impegno, con tutto il profumo del soul anni 70, il mondo afroamericano, il rapporto di Gaye con la sensualità e con la sua gente. Godetevelo!!!! Posted By:James Earl Jones, Jr. Get this video and more at MySpace.com

19.12.06

tanti auguri

Mi stavo lavando i piedi (saranno state circa le due e venti di stanotte) quando mi è giuta al naso una zaffata di alcool denaturato.Un flacone acquistato al Prix qualche tempo fa appoggiato sul bordo del bidet; un alcool da hard discount. Prezzo: 1 euro Anche questa volta mi ha ricordato l'odore di una grappa economica che ero solito comprare per dedicarmi al mio sport preferito: bere fino alla morte. Qualunque cosa. Oggi festeggio gli otto mesi di astinenza integrale da alcool e ho pensato di tirare un po' le somme di tutto quello che è avvenuto dal 20 aprile ad oggi, anche se so che è prematuro farlo. All'inizio di aprile 2006 ho cominciato a stare male e mi sono ritornate le crisi di panico che mi visitano periodicamente da quando avevo dieci anni. In quei momenti cado in uno stato profondo di malinconia che arriva fino alla depressione e alla paura. Sensi di colpa mi attanagliano, ho paura della morte, della pena eterna e credo che Dio ce l'abbia con me. Non ridete vi prego, so che sembra impossibile e assurdo che il qui presente possa pensare, provare e temere cose come quelle appena elencate ma è così e le ragioni sono lontane nel tempo e profonde nell'animo. Proseguo: viste le mie defaillances amorose e un'inspiegabile ritorno di depressione coincidente con l'ingresso e l'uscita dalla mia vita di una delle persone piu' malsane che abbia mai conosciuto ho deciso di ricorrere all'aiuto di uno specialista; il quale si è rivelato essere una specialista, peraltro piuttosto piacente e sicuramente intelligente. D'accordo con una sua collega psichiatra abbiamo deciso di tentare una cura con uno psicofarmaco (sertralina) per tirarmi su di morale per lavorare meglio durante le sedute psicologiche. Finalmente...le pillole della felicità!!!! Prezzo da pagare per l'assunzione; smettere di bere... Davvero non credevo di farcela: la sera del diciannove ho dato fondo all'ultima scorta di vino della mia vita, sono andato in campo a finire la bottiglia, ho pianto un po' e ho detto delle cazzate (in vino non c'è veritas quando sei dipendente). Il giorno dopo ho cominciato a prendere la sertralina. Ricordo che i primi giorni sbagliai confezione prendendo quella con il dosaggio da cento (dovevo provare con 50...). Non riuscivo ad alzarmi dal letto, avevo sempre sonno e paura. Per fortuna mi sono accorto che prendevo la dose sbagliata e ho chiamato la psichiatra che mi ha detto di astenermi per due giorni dall'assunzione di sertralina e ricominciare da metà pastiglia da 50, cioè dosaggio da 25. Da aprile prendo il farmaco ora con dosaggio massimo e non ho piu' toccato un goccio di alcool; la psichiatra si è persino stupita di come sia stato capace da un giorno all'altro a smettere, visto che fino al 19 aprile mi sono bevuto tutto quello che si può bere al mondo e a dosaggi elevati. (Ogni sera sbronzo marcio dal Tavernello allo Stroh86). Ha detto di me che sono una personalità intelligente e versatile, persino troppo versatile, vista la creatività con cui mi approccio nei confronti del mondo, sino a sfiorare l'animismo e a come viaggio con la mente, senza limiti e confini, spesso in bocca al terrore. Che dire per ora? Io non ce l'ho con l'alcool, affatto ma, straordinariamente, da quando non bevo piu' i problemi si sono infinitqmente ridimensionati. Non voglio piu' farla finita, ho una donna, con la musica va sempre meglio, sono apprezzato e spesso ch mi trovava antipatico lo faceva perchè ero io a dare addito con la mia timidezza che pare superbia. Con la psicologa stiamo lavorando tenacemente sul modo di entrare sempre piu' in contatto con la mia emotività. Sapete, io vivo nel terrore di non provare niente per niente e nessuno; sin da bambino ho questa paura. Spesso mi sento come un enorme paio di occhi che spiano il pianeta terra senza farvi parte. Forse è per questo che sono così caustico a volte. La cosa che odiavo di piu' dell'alcool? Sentirmi perso....

elena camerin is back

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Piccola Cooperativa Diapason
ANIMA MUNDI
"spalancati i portali dell'immenso cielo, i grandi Dei della notte, che vegliano lassu', sono presenti......."
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Giovedi 21 Dicembre 2006 - ore 21:00
Sala Comunale - Ovaro (Udine)
informazioni tel. 800 402088
musiche originali: Ivan Maroello & U.T. Gandhi
ricerca & selezione testi: Andrea Zuccolo
D./lato danza contemporanea
coreografie Fabiana Dallavalle
Andrea Zuccolo voce recitante
Elena Camerin voce & live electronics
Nevio Zaninotto sax soprano
Denis Biason oud
Ivan Maroello tastiere & live electronics
U.T. Gandhi percussioni & live electronics
con la collaborazione di Artesuono Produzioni Musicali

D./lato direzione artistica di Fabiana Dallavalle La danza è un gioco che d./lata lo spazio e i tempi della realtà. D./lato è la posizione che assume la testa quando riflettiamo su qualcosa. D./lato è il luogo dove è meglio stare se cerchiamo un punto di vista differente. D./lato perché è importante non prendersi troppo sul serio. È il sapore di una prospettiva nuova quello che propone d'assaggio il gruppo di danzatori udinesi riuniti sotto il nome di D./lato. Un punto di vista diagonale, che segue la danza attraverso il tracciato di un riflettore distinto; uno sguardo "di lato", appunto, che porta con sé il desiderio e il bisogno di raccontare ciò che di fronte resta nascosto, di setacciare la realtà e di cercarne i segreti, con un linguaggio diverso e sempre riconoscibile. L'aspirazione nasce dall'urgenza di condividere e rappresentare con il movimento sensazioni, appunti di viaggio, visioni e riti, luoghi fisici e luoghi dell'anima, di sagomarli sulle braccia, sulle gambe, nel cuore di ballerini che hanno maturato la loro esperienza didattica e professionale al Piccolo Teatro Città di Udine, istituzione friulana che in 60 anni di attività ha formato attori, musicisti, insegnanti, coreografi e danzatori. Con una speciale passione per le... visioni laterali. La coreografa Fabiana Dallavalle ha studiato modern dance con Renato Greco, Mariateresa Dal Medico, Matt Mattox, Mauro Mosconi e Fabrizio Monteverde. Dopo l'esperienza artistica con gli "Arearea" e il diploma di Modern Associate all'Imperial Society of Teachers of Dancing di Londra, ha approfondito lo studio della danza contemporanea al London Contemporary Dance School di Londra e al centro danza contemporanea della "Ménagenie des Venes" di Parigi. Ha vinto come coreografa diversi premi a concorsi internazionali quali Danza Europa, Danzasì, Danza al femminile Stefano Amerio artesuono produzioni musicali & recording studios Via Dante 75 - 33010 - CAVALICCO (Udine) - Italy tel. / fax 0432 572837 - cell. 333 2669457 part. IVA IT01580810305

VENERDI' 22 DICEMBRE 2006 h. 21.00 AL NUOVO BOTTEGON Via Calnova, 22, Cessalto (TV) - 0421 327086 FOUR?TUNES Elena Camerin, Angela Milanese, Enrico Nordio - vocals Paolo Vianello, Andrea Lombardini, Simone Gerardo - la band meglio prenotare... Elena Camerintel (+39) 0421 560 138mob (+39) 349 85 213 85mail elenacamerin@tele2.it http://www.myspace.com/elenacamerinhttp://www.jazzitalia.net/Artisti/elenacamerin.asp

8.12.06

le mexicaine

ENRICO
Terragnoli è il santo eremita della chitarra nazionale.
Sarebbe ingiusto chiamarlo il Marc Ribot italiano e improprio (così come qualche critico frettoloso e poco ponderante definì Battisti il "Tim Buckley italiano"). Terragnoli persegue con ostinata, gioiosa, distaccata solitudine un suo percorso artistico fatto di lampeggi rock, torridi battimenti messicani, bric-a-brac da robivecchi. Già a me sta simpatico lo scegliere chitarre ferrovecchio (memorabile la eko red fiesta di centurie fa), i suoni impuri, i vicoli sghembi e sterrati.
Davvero Terragnoli è unico nel suo mestiere, artigiano umile e laborioso delle corde, principe dell'understatement e dell'insinuamento sinuoso.
Il suo progetto "ORCHESTRA VERTICAL" edito dalla comune resistente EL GALLO ROJO RECORDS presenta un altro imprevisto terragnoliano: la cantabilità.
In effetti è fortunatamente un disco di canzoni, e che canzoni, e quanto facilmente si porgono all'orecchio. Sì, sono proprio canzoni da sussurrare a denti stretti su una spiaggia di Zipolite, con una fresca Xibeca in mano a nullafacere se non sognare ventenni dalla pelle ambra con un pizzico di nostalgia per l'autunno parigino. (Ma che resti solo un sentimento e non una fattualità, giacchè mai più a casa si vuol tornar)
Distesi dalla limpida e sensuale voce della moglie di Terragnoli, Claudia Bidoli, la scalcagnata brigata dell'Orchestra in picchiata verticale, atterrata da un cannone mai di troppo, è composta da ZENO DE ROSSI, batteria, percussioni; DANILO GALLO e STEFANO SENNI ai contrabbassi; OSCAR MARCHIONI, hammond;GIORGIO PACORIG, rhodes;FABRIZIO PUGLISI;piano;THOMAS SINIGALLIA;fisarmonica;FABIO BASILE;chitarra k;ACHILLE SUCCI;clarinetto basso;GERHARD GSCHLOESSL,trombone;ALESSANDRO DE ROSSI,percussioni;ELENA TERRAGNOLI,flauto;NICOLO' SORGATO,charango;FRANCESCO BEARZATTI,sax tenore.
Un cd un'altra volta differente all'interno della variegata proposta del Gallo Rojo, che questa volta vuole regalare un raggio di sole e una nuvola di drago alle orecchie degli ascoltatori.
FATE DI QUESTO LAVORO IL TORMENTONE DELLA VOSTRA ESTATE!!!!

7.12.06

Canini al CZ95 atto secondo

Cari tutti,
voi anime vaganti in questa valle di lacrime, cercatori di pace e ristoro: voi navigatori dei mondi "altri" scolpite in mente la data del 19 dicembre!!!!
Prosegue la rassegna dedicata al conte dal nero mantello (/perchè non ti succhi un bel poooollo/e lasci le donne campar) e dal bianco canino.
Martedì 5 io e Mr. Ventura abbiamo proiettato "Le amanti di Dracula" seguito dalla fascinosa, psichedelica, vintage visione del mitico "Vampyros Lesbos" del maestro dello zoom Jesus Franco. La sensuale dentiera di Christoper Lee e le vellutate, sinuose forme di Soledad Miranda hanno illuminato la consunta tela della sala di proiezioni e gli astanti hanno goduto del privilegio di rituffarsi nel mondo dei cinemetti dei miei '70 dorati.
I prossimi due titoli saranno altrettanto succulenti: si partirà con il depresso vampiro di Andy Warhol (come poteva essere altrimenti se non depresso) in cerca di vergini cattoliche nella nostra bella Italia nel "DRACULA CERCA SANGUE DI VERGINE...E MORì DI SETE!"(Blood for Dracula, dir.: P.Morrissey) e chiuderemo col classico "PER FAVORE...NON MORDERMI SUL COLLO!!!!" (The fearless vampire killers, dir.: R. Polanski) dove seguiremo le avventure e i battiti del cuore di due cacciavampiri in quel dei Carpazi!!!
Vino rosso, aranciata sanguinella, bloody Mary a GRATISSSSSSSSSSSSS
vi giro questa mail di Susanna Zattarin, mia amica e p.r., come la vecchia Celestina p.r. di cinefila memoria.
sono appuntamenti culturali tra cui il già citato concerto per Marco di indubbio interesse
Cari tutti, in questo mese di dicembre si susseguono numerosi eventi, mi permetto di inviarvi una bozza di programma, e se siete liberi saranno occasioni per incontrarsi! Vi ringrazio per l'attenzione! Vi abbraccio Susanna Sabato 9 dicembre ore 18-20 per il Luisona day-Stefano Benni letture al Paradiso Perduto, presentano Alessandra Frontini, Marina Zaffalon e chiunque desideri leggere un brano amato in compagnia di amici davanti ad uno spritz o ad un bicchiere di vino!! Domenica 10 dicembre ore 21-23 Blues al Paradiso Perduto - si brinderà anche ad un paio di compleanni!! Chiunque lo desideri potrà suonare!! Giovedì 14 dicembre ore 17,30 ci vediamo tutti alla Scuola del Vetro Abate Zanetti per la presentazione di un libro sulla laguna Sabato 16 dicembreore ore 17-01 serata musicale in onore e ricordo di Marco Paties al Centro Civico delle Zitelle-Giudecca Giovedì 21 ore 18,00 presentazione di un libro sul vetro presso la Scuola Abate Zanetti a Murano (non potete mancare!!!) spero di vedervi tutti presto!!!!!! besos S&L

Per Marco: una festa

Il 16 il 16dicembra, presso il Cz95 (Centro culturale Zitelle, raggiungibile con i vaporetti delle linee Fermata ACTV Zitelle linee 41,42, 82 da San Marco Pzz.le Roma _ Zattere. All'uscita dall'imbarcadero svoltare a destra. Dopo circa 100 mt. svoltare a sinistra entrando in un sottoportego.) si terrà una festa. Una grande festa di musica, arte, vini e amicizia.
Ci unisce il ricordo di uno splendido amico che ci ha lasciato per traghettare verso altri lidi forse piu' consoni alla sensibilità di artista e musicista che lo contraddistinguevano.
L'amico è Marco Paties, scomparso il 12 ottobre per un terribile cancro alla colonna vertebrale.
Non siamo orfani di Marco, solo del suo sembviante; il suo spirito ilare, idiosincratico nella maniera gustosa,la sua maturità, il suo bambino interiore vivono in noi e vivranno per sempre.
Stiamo curando i dettagli. Un futuro post in questo blog vi illustrerà l'happening nei suoi particolari. Non mancate.

La mia collega Elena

Ciao a tutti, volevo segnalare questo appuntamento per domani; Elena è una mia vecchia amica ed un'eccelsa cantante, dotata di grazia ed eleganza rare. VENERDI' 8 DICEMBRE 2006 ore 17,00 Campo Santo Stefano, Venezia Fourtunes in concerto Elena Camerin - Soprano Angela Milanese - Contralto Enrico Nordio - Tenore Antonello Blando - Basso LA BAND:Paolo Vianello-piano, Andrea Lombardini - el.bass, Paolo Prizzon, drums Elena Camerintel (+39) 0421 560 138mob (+39) 349 85 213 85mail elenacamerin@tele2.it http://www.myspace.com/elenacamerinhttp://www.jazzitalia.net/Artisti/elenacamerin.asp