1.3.06

RIFLESSIONI VIOLA

Pubblico questa mail inviatami da Tommaso Viola, chitarrista e amico: "Ricordo quando sono arrivato in questa città ormai molti anni fa. Misembrava diversa da altre città ovviamente per motivi noti a tutti, ma ancheper una certa atmosfera che si respirava, un certo che scaturiva dai moltiragazzi che come me si iscrivevano all'università e popolavano i locali etutti i luoghi di ritrovo. Eravamo in circa tremila solo allo IUAV eimmagino qualcosa del genere anche per Cà Foscari. Un bel numero destinato acalare per motivi vari nel corso degli anni che sono seguiti ma che haprodotto molti neo residenti felici di esserlo. Nonostante il calo il numerodi persone che vivono questa nostra città è sempre molto alto e in mediaripagano ampiamente (basta dare un'occhiata al costo delle case date loro inaffitto dai residenti) il disagio che forse alcuni di loro recano allacomunità. Se è vero che è da attribuire a quella fascia di età la responsabilità di certi rumori notturni oltre l'orario (ho un bimbo piccoloanch'io!) è anche vero che non è certo togliendo ogni altra forma didivertimento come la musica che si risolve il problema: come ho già dettoche cosa offre allora questa città ai nostri? solo birrette?Dunque una certa disciplina e regolamentazione degna del convivere civile èauspicabile, ma il divieto è una forma estrema che non porta benefici mamalcontento e anche meno giro di quei soldi che fanno gola un po' a tutti.I musicisti suonano, la gente si diverte, forse appagata non sente ilbisogno di sfogarsi prendendosela con inutili tamburi finto etnici spesso discarsa qualità come la musica che producono, il campo è più tranquillo eforse le case costano anche quello che i residenti vogliono senza timori chei disagi creino brutte reputazioni ai luoghi dove essi si verificano.Cioè se le case costano un po'(!!) meno dove suonano i bonghisti nonprendiamocela con i locali e tutti coloro che i bonghi non li suonano e nonli apprezzano. Quelle decine di poliziotti in tenuta anti sommossa che confare deciso intimano l'alt al lettore CD minacciando multe salate fieri delproprio minimo potere esercitato usiamoli (li paghiamo noi rammento..) percercare di limitare il vero disagio e non per proteggere il previlegio dialcuni.Viva la musica. E le birette."

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