1.1.07

the end, maifrend

l'ultimo...alla tua, Maurizio
NON E' IL NATALE
che mi porta a parlare del caso di un barbone trovato morto annegato venerdì 29.
Il fatto è che Maurizio F. lo conoscevo e anche abbastanza bene. Chiaccheravo con lui quando lo trovavo a casa (il pontile del 52 di Rialto, direzione s. Marco); mesceva il suo Sovinello in due bottigliette da acqua minerale da mezzo e le riponeva nell'eterna borsa di fibra di plastica che, assieme all'ombrello, erano i suoi fedeli compagni.
Maurizio "maifrend" non era necessariamente simpatico nè suscitava tenerezza; era lagnoso e collerico. Oltretutto si espandeva perfin troppo quando andava nei locali, era polemico e vittimista. Però con me era simpatico e credo che le chiacchere che facevamo un po' lo alleviavano dalla sua pena quotidiana.
Maurizio era un appassionato di musica; infatti io, Ropie, Fede etc. lo avevamo incontrato durante le jam del Torino, dove Jebho, tollerante e gentile, lo accettava senza batter ciglio e lui faceva il tifo per noi musicisti. Almeno fino al momento in cui era stato colto sul fatto nell'attimo in cui praticava il suo hobby preferito: la piccola piromania. In quel frangente jebho non se l'è sentita di accoglierlo piu' e si può capire il suo gesto, dettato da motivi di sicurezza e basta.
Maifrend si entusiasmava alle jam e in particolare per la batteria. Io ero il suo prediletto. Per strada, quando passavo davanti al MacDonald's, suo restaurant prediletto, mi chiamava col grido "BATTERIA ANTIAEREAAAAA" e, oltre ai "due leuri" che mi chiedeva mi inondava di complimenti. "TI NO TI GA GNENTE DA INVIDIAR A TULLIO DE PISCOPO", e, benchè abbia molto da invidiare al batterista napoletano, mi faceva piacere. Posso garantire che non me lo diceva per avere la questua. Comunque quando mi vedeva mi apostrofava di complimenti. Forse ripete ossessivamente che erano belli i tempi quando faceva il tifo per me e Ropie (i suoi prediletti) lo portava a momenti migliori di un'esistenza abitudinaria e on the road allo stesso tempo.
Ci sono due categorie di persone che rispetto; chi sa vivere ttraverso le traversie e chi viene vinto dalla vita. Non si è obbligati a reggere il peso dell'esistenza. A questo mondo si ha il diritto di dire "non ce la faccio" e non perdere un grammo nè di dignità nè di saggezza.
E' la zona grigia, chi è avvolto da false sicurezze, chi vive inconsapevolmente il proprio edonismo conformista da schiavo che disprezzo profondamente. Di solito questa categoria di persone odia i tipi come Maifrend, perchè non sopporta l'essere messa difronte ad un aspetto comunque vivo, vero e possibile dell'esistenza.
Così come non si dà pace per i "vincenti" e pensa che la grandezza spirituale si possa acquistare come un telefonino.
Ho visto, con Patrizia, il cadavere di Maurizio ripescato dal canale della fondamenta della misericordia: non avevo visto che si trattava di lui perchè era coperto. Dal telo di cerata che celava le spoglie spuntavano le sue solite bitorzolute scarpe nere.
il giorno dopo, letto il nome di Maurizio F. sul Gazzettino, tutto si è chiarito. Maifrend se ne era andato, forse scivolato prima di andare a cena in Betania, con qualche Sovinello in eccesso nella pancia e la solita depressione serale.

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