21.6.08

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Ciao a tutti, son stato assente per motivi artistici, diciamo, e non ho aggiunto una riga a questo mio piccolo blog. Giovedì 19 la DON CICCIO PHILARMONIC ORCHESTRA, band di cui faccio parte da un anno 'satto 'satto (www.myspace.com/doncicciophilarmonicorchestra) Personalmente trovo terribile comunicare al microfono i collegamenti internet dove è possibile ricevere info su un artista; una volta non si dava il telefono o l'indirizzo del management E' una mia fisima lo so; ma sentire "per saperne di più www www!" mi fa l'effetto di essere complice di una televendita; d'altra parte pare che non se ne possa fare a meno di questa forma di pubblicità oggi come oggi. Sapete, sogno una band che suoni in cantine, che usi strumenti alla bisogna e tragga da essi suoni differenti, poveri, magri che non usi il click che si vesta con stile artificialissimo e non con la falsa normalità di mtv (oggi vedevo i coldplay e la nuova, brutta canzone e le loro barbette le loro pelate e penso alle maschere povere ed ingombranti della Magik Band, al muso da trota del Capitano e a tutto ciò che della sua arte è sedimentato dentro di me) (O la ricercata ritrosia di Nick Drake, sfociata nel male del secolo nuovo. Sembra che Drake fece solo 24 concerti per poi evitare come la peste il palco. Problemi ad accordare la chitarra (una Guild con corde di budello con la quale Drake esplorò decine di accordature aperte). Ho letto che agli esordi si esibì con un gruppo di donne vestite con ricercati boa di piume di struzzo. Immagino l'elegantissimo, affascinante gigante di Tanword sussurrare compassatoR iver Man circondato da queste bellezze in piume.) C'è una persona che mi è molto cara che si avvicina a questo mio desiderio ed è un collega di strada musicale, Marco Quaresimin, contrabbassista. Anche lui www.myspace.com/marcoquaresimin forse la nosra idea di povertà è leggermente differente (io mantengo sempre qualche cosa di sontuoso e lussureggiante in Marco è più stretto e acido come di limone) ma credo ci si possa incastrare in qualche modo. Io ammiro la sua povertà diversa dalla mia; forse anche lui fa così con me...non so Sono preoccupato per Venezia; questo da anni ma oggi siamo al post apocalisse. Venezia è diventata brutta e volgare, simulacri degli antichi palazzi che sino agli anni 80 scintillavano, sembrano un enorme set dismesso. Gente brutta, televisionizzata, droghe che fanno incattivire, studentariato comunista/consumista della parola del Che e di Raffaella Carrà, in un ossimoro culturale che non accetto assolutamente (mischiate gli elementi e avrete l'effetto di implosione così inutile oggi che ci vorrebbe il fuoco e le fiamme) alcool; sempre stato ma adesso non si tratta del vino che i veneziani non hanno mai saputo scegliere ma delle birre nella plastica. Il reggae imperversa anche se è un po' scemato (e meno male non se ne può più). Parola d'ordine "SKY" per le partite, anche in case insospettabili non ho chiesto io questi anni tiepidi; mi sono accodato alla scia ruggente quand'essa stava per morire e sto accostando scansando tutta questa mediocrità

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