15.2.06

SI UNISCONO AL CORO

Ecco altri assaggi di post solidali Giovanni è un compagno di suonate, un caro amico e una persona acuta. E come tutte le persone intelligenti ma di buon senso crede ancora che il mondo non sia fatto solo di conti in banca (da rimpinguare con affitti, maschere e panini caldi) o bei costumi (con cui attirare mandrie di turisti da spennare come tacchini ad un pranzo di un ringraziamento che qui dura tutto l'anno e non dice proprio grazie a nessuno, anzi...).Non solo mi trova d'accordo con le sue emozioni che diventeranno presto azioni concrete e costruttive (io ci sono e voi tutti?), ma una volta di più indignato e assolutamente rattristato da questa misera situazione che tutto fa tranne che venir voglia di impegnarsi per dare valore a Venezia, un valore vero, una ricchezza fatta di giovani che non vogliono vivere in e di una laguna sempre più povera e svuotata di contenuti ma essere i costruttori si una città unica come si proclama... E non perchè sia riconosciuta come l'unica città in cui ad ogni angolo un suo visitatore ripeta il solito ritornello del NonC'èNienteDopoLeNoveDiSera?Venezia perde quanto di meglio ha se si ostina ad essere semplice palcoscenico (naturale, sì...) per allestimenti vanesi, eventi effimeri non perchè durano la lunghezza di un pomeriggio (sic!) e si ostinano a presentarsi bel belli come "FestaDellaMusica" ma perchè una volta di più sono maschera dietro la quale fa capolino il nulla più triste.Diritti e doveri sono a fondamento di un quieto vivere; il buon senso è la forza di buone relazioni; il rispetto della città è la sua garanza per un lungo e prosperoso futuro. Dovendo smettere alle 23 di suonare, perchè non avere il diritto di suonare (acustici come si deve, va bene) nelle atmosfere di quei locali che (con sacrificio, spesso) vogliono contribuire ad una Venezia che vive e parla il linguaggio della cultura? Dovendo relazionarsi con i gestori di locali sempre più pieni di avventurosi avventori in cerca di un momento di unicità lagunare, perchè non consentire a questi e a quelli di fruire di buona musica e di musicisti professionali e preparati come quelli che qui vivono e lavorano? Dovendo garantire a Venezia il suo futuro, perchè non sostenere i giovani che hanno (con fatica enorme) deciso di non andarsene in terraferma ma di rimanere e contribuire con le proprie abilità e capacità alla crescita non solo economica della città (ma purtroppo e troppo spesso di proprietari immobiliari che pagano le loro tasse in altre e più felici città!) ma culturale ed artistica? MAX solidarieta' ai massimi livelli. con la speranza che quanto venga fuori da questo blog-protesta arrivi ai "nostri" governanti che fanno finta di essere di cultura e di sinistra. DANILO INTEGRAZIONE AL (SEPPUR MOLTO BEN ACCETTO) ARTICOLO SUL "GAZZETTINO" DI OGGI, MARTEDI 14/02/06.Cari amici e rispettabili Cittadini che (spero) leggerete su questo Blog circa cotali ameni temi, voglio precisare qualcosa sull'articolo del "Gazzettino" uscito oggi, relativo al "casus" di cui stiamo discutendo.Non è per niente chiaro al lettore avulso da conoscenze tecnico-musicali il PERCHE' ci ribelliamo alla proibizione dell'amplificazione (con particolare riferimento al tragicomico evento accaduto al TorinoNotte) e, soprattutto, il PERCHE' essa sia ridicola ed aberrante.In pratica non è chiaro lo stesso esatto merito di tutto 'sto casino.Per il lettore-Casalinga-di-Voghera, infatti, probabilmente vale l'equazione: "AMPLIFICATOREPROIBITO DALLA LEGGE (non importa perché e percome, in quanto "Dura Lex Sed Lexotan") = BRUTTI BAMBINI CATTIVI CHE NON LA RISPETTANO = QUANDO C'ERA LUI I TRENI ARRIVAVANO IN ORARIO = VIVA L'ITALIA". Facendoci così passare, attraverso ed a livello di quel mostro che è "l'opinione pubblica", dalla parte del torto(sic!) quando, invece, la semplice osservazione dell'evidenza basta a commentare adeguatamente la realtà dei fatti.Auspico, quindi, che i giornalisti professionali e, soprattutto, in buona fede, si ingegnino di essere più chiari, anche finoalla pedanteria: NON SI PUO' SUONARE IL CONTRABBASSO ACUSTICO SENZA UN MINIMO DIAMPLIFICAZIONE!!! E chiunque abbia mai assistito ad un concerto jazz in vita sua troverebbe surreale (e surrenale) ogni tentativo di negare tale fatto.Ergo: la "grida manzoniana" del Comune VA CAMBIATA! SI MISURINO I SUONI IN DECIBEL (dB)!! SI ALZI LA SOGLIA DI ACCETTAZIONE DI TALI dB, perché anche 50.000 giovani (tra studenti e residenti) nonché i turisti-non-polli-da-spennare possano vivere a Venezia!!!Nessuno ha mai pensato alla possibilità di un transfert (spostamento) per il quale IL VERO (e mero) PROBLEMA NON E' LA MUSICA (più o meno alta), bensì un'altro.QUALE? Il terrore panico, acritico, ingiustificato ed ingiustificabile di alcune decine di pochi ma potenti veneziani (spesso ultra-ottuagenari) verso qualunque "movimento", pomeridiano, serale, notturno (non è, alla fine, molto rilevante), contro qualsivoglia aggregazione, di persone civili e (ahimé) ottimi contribuenti nei dintorni dei locali e, incidentalmente, di casa loro.Altro che musica: "Fabula spritzorum docet"!!!Ciao. Io sono pronto! DAVIDE che rabia. ENVER

1 commento:

Anonimo ha detto...

Super color scheme, I like it! Good job. Go on.
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